Come una cattiva gestione dei canali social può cambiare una reputazione
Spesso si sente dire da clienti e piccole-medie imprese:
Ma è davvero tutto riconducibile ad una mera mancanza di tempo?
La gestione di ogni piattaforma social necessita persone esperte del settore non solo per una comunicazione più efficace, ma anche per poter evitare errori gravi di comunicazione e misunderstanding che possono danneggiare seriamente la tua attività.
Fare storytelling sui social non è un passatempo a cui dedicare qualche ora alla settimana, ma è un impegno concreto dedicato al creare una strategia comune tra le diverse piattaforme social.
Una strategia che deve necessariamente essere in armonia con il tono di voce del tuo business così da non creare discrepanze comunicative.
Come si sviluppa una strategia di comunicazione sui canali social?
Una strategia richiede un piano editoriale pre-impostato e a medio-lungo termine, che mette nero su bianco i vari passi da intraprendere su ogni canale social, così da poter costruire quelle che in termini tecnici vengono definiti brand reputation e value generation.
La brand reputation e la value generation altro non sono che i due valori cardine attorno a cui costruire la tua azienda. Oggi, grazie a un mondo dell’informazione globale e sfaccettato, tenere sotto controllo questi due parametri è un vero e proprio mestiere.
Alcuni esempi di cattiva comunicazione sui social
Tantissimi sono i casi di una comunicazione gestita male che ha portato aziende del calibro di Nutella o Trenitalia a ritornare sui propri passi.
- Celebre, per esempio, il post facebook di Trenitalia pubblicato in occasione della festa della donna, che offriva in omaggio a tutte le donne una (imperdibile) caramella gelèe Caffarel.
Il problema principale di chi ha pubblicato il post è stato non capire il tono di voce dell’azienda.
Trenialia, infatti, si distingue per un tono più formale e istituzionale.
L’idea, poi, di “sbeffeggiare” una festività, come quella della festa della donna, non è stata una delle idee più brillanti.
Il profilo è stato subito inondato di commenti serpentini e canzonatori, costringendo in seguito Trenitalia a correre ai ripari cancellando il post in questione.
Ma tutti sappiamo che un post è per sempre.
- Altro caso infelice è quello del birrificio ADDA. Una frase sbagliata, detta nel momento sbagliatissimo.
Non occorre puntualizzare che nemmeno le scuse sono bastate. L’azienda ha dovuto chiudere tutti i profili social.
- Ultimo esempio è il famosissimo post dell’azienda veronese Melegatti, produttrice di panettoni artigianali.
Una scelta infelice, in tempi in cui l’internet non perdona soprattutto se si tratta di temi politici/etici.
Ritornando alla domanda iniziale, la gestione delle pagine social è davvero solo una questione di tempo?
Se si vuole far crescere l’importanza del proprio business online, una gestione efficace e attenta dei canali social richiede mani esperte e una strategia consapevole degli obiettivi del brand, proprio per evitare i sopracitati errori e misunderstanding.
Affidare la comunicazione ad un’agenzia di comunicazione è una scelta consapevole, che riconosce l’importanza di una corretta e coordinata gestione delle piattaforme social.
Si tratta di dedicare tempo ed energie per sviluppare un piano editoriale e un tono di voce che rispetti l’immagine del tuo brand.
Fidelizzare il cliente e renderlo parte della tua community sui canali social richiede tempo e la pianificazione di una strategia social.
Se vuoi approfondire di più l’argomento, contattaci per un preventivo senza impegno.
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